Il mio teddy

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venerdì 24 marzo 2017

UN CAFFE' E......... UN PUNTO BRIOCHES

Da quando non usavo piu' il computer, per via della linea e senza wi-fi, mi ero piuttosto arenata, magari lavoravo di piu', ma vedevo  meno cose, certo uno dice: sì, ma quando sto al computer perdo tanto tempo che non riesco piu' a far niente!! Ma in fondo non e' vero perche' si conoscono sempre piu' cose, e noi che siamo curiose di natura, non possiamo rinunciarci.
Vi ho lasciate che stavo facendo il mio scialle Autunno della Gordon sono andata molto avanti ed e' una lavorazione che mi soddisfa molto, e' molto lungo da fare ma credo che alla fine il risultato mi premiera'



sono al terzo giro di completamento delle foglie poi verra la parte dello scialle, ancora non posso stirare ma la foglia con le sue venature si vede bene.

Mentre il Jewel dragon sempre della Gordon non e' andato avanti molto (lasciato da parte per la curiosita' di iniziare lo scialle autunno) sono rimasta qua






        eccola qua al quinto giro
        ne mancano un bel po'







     mentre Mirella, che e' una scheggia,
       gia' lo indossa, ne ha fatto un collo


E questa e' una parte della mia avventura 

La seconda parte delle mie scoperte lanose e' questa:
guardando dei tessuti Missoni
ho trovato questi




 ci ho dovuto pensare su un po'........ mi piacciono?? non mi piacciono?? ma saranno impossibili da realizzare a maglia...... mah!! dopo una lunga meditazione (circa mezz'ora...) il mio fiuto di cane da trifola, come dice la mia amica Dada, mi ha fatto trovare sempre su Ravelry Fox paws e dopo aver guardato dei video (in russo o in turco) che mostrano bene come fare questa tecnica, chiamata stacked decreases e increases,  ho deciso che non poteva mancare almeno uno schema da cominciare a provare, ed ho preso questo

si usano 5 colori che oltre ad essere lavorati in modo intrigante si alternano tra loro in modo che le parti che si ripetono sembrano tutte diverse

Poi recente scoperta, che per la verita' non e' proprio una vera scoperta, perche' avevo gia visto questa tecnica, ma mai presa in considerazione per la sua regolarita' che alla fine non suscita in me alcun interesse, e' stato trovare ancora su questo adorato mondo di Ravelry, la tecnica Brioches, che e' simile alla costa inglese, ma se fatta semplicemente da semplici costine, mi sembra piuttosto banale e se anche lavorata con filato grosso e ferri grossi, e' peggio che andar di notte..(parto dal presupposto che piu' la lana e' sottile e piu' i ferri son sottili, piu' il risultato finale e' bello, ma questo e' solo un mio parere), soprattutto perche' questo tipo di punto ha una lavorazione che allunga il punto quindi se ci si mette il filato sottile il capo finito restera' piu' composto.

quindi una cosa come questa

non mi agita

mentre questa

 questa


e questa, solo x vederne alcune

mi drizzano le antenne

ho studiato per tre giorni sui video (tanti x fortuna!!)
fai e disfa, fai e disfa
con un paio di errori ne ho fatto un campione
computer sulle gambe, mouse a portata di mano
bloccavo ogni 2 secondi per ripetere la lavorazione
e questo e' quello che ne e' venuto fuori
il lato destro e' sbagliato (il filo passato non si deve vedere)


   con aumenti e diminuzioni si possono creare tanti capolavori

Di sicuro questa stupenda autrice ha dato il meglio di se'
creando molti modelli per molti filati
(col mohair sono straordinari, delicatissimi)
guardate questo Willow 

Anche qua quello che mi ha "acchiappato" e' che la lavorazione
non e' "normale" per come la si intende, per chi l'ha metabolizzata, resta gia' piu' semplice,
ma accostarsi a questa tecnica non e' così immediato.
Ad ogni fine giro non si deve sempre girare il ferro
ma a volte lo si deve far scorrere
e i due colori con cui si lavora devono essere utilizzati alternativamente
ma come e quando?
e perche' ?
riguardando i miei appunti presi intanto che lavoravo
son riuscita a capirne la logica
per cui ho pensato:
chi non e' ostinata come me... molla l'osso e non va bene
se io faccio una piccola aggiunta alle tante istruzioni
magari qualche altra lo riprende in mano.
Quello che voglio intendere e' che con you tube ci sono dei video fantastici,
tanti, tutti da vedere, ti fanno vedere come cresce la lavorazione, 
come si fanno i punti, ma perche' utilizzare un colore anziche' un altro
o perche' far scorrere adesso il lavoro anziche' girare... no!
Così mi son detta:
e se provo a fare delle foto allegando le mie spiegazioni
per capire questi meccanismi,
magari mi restano a futura memoria ed allo stesso tempo
do una mano a chi la puo' volere.

In buona sostanza, senza presunzione di saperne di piu',
ma solo cercando di chiarire il "tra le righe"
che ne dite ne ne faccio uno dei miei corsi?

Per oggi vi ho trattenuto troppo
Fatemi sapere cosa ne pensate

io intanto mi prendo un caffe'
tra un punto brioches e l'altro








martedì 7 marzo 2017

I COLORI DELLA LANA. ARTE.

La maglia oggi e' vista molto come passatempo,
 divertimento, due chiacchiere ed un te' con le amiche, 
un modo per incontrarsi magari il mercoledi pomeriggio
 ed insieme affrontare i dubbi dei termini usati negli schemi
 che affollano siti come Ravelry 

K2TOG,  WYIF, M1R, .......

che in fondo una volta imparati basta solo applicarli,
e come per magia realizziamo nuovi punti traforati,
trecce, tecniche nuove e divertenti come
il mosaico,  i ferri accorciati...
e via via
una produzione infinita di modelli
di calze, scialli, maglie, berretti, guanti
tutto per una nostra soddisfazione nel realizzarli
mettendoci alla prova nella loro realizzazione
e per un piacere infinito nel vederli indossati
dai nostri cari o..... cavie.....
dulcis in fundo....
per la ricerca ed il desiderio
di tenere in mano e lavorare quella meravigliosa lana 
che si trova soprattutto online,
tinta a mano con fantastiche sfumature
che evocano i magnifici colori
della terra, del mare, del fuoco, della natura























gia' vedo dei luccichii ai lati delle vostre bocche spalancate,
sentirsi avvolte da questi colori e da questa morbidezza
veder correre sui ferri i cambi di colore, che ogni volta saranno diversi,
e intanto vostro marito vi chiama perche' e' ora
di andare a letto, e' tardi!!
e voi che rispondete...
ancora un giro e poi arrivo....
ancora un giro e poi arrivo....
vedo arte in questi filati, nella combinazione di colori
e vedo la voglia di chi prende in mano i suoi ferri,
quasi con timore e agitazione
sperando di non offendere questi tesori
regalandogli una giusta e meritata creazione
che molto spesso e' fonte di ansie e dubbi 
per la scelta del modello.


E' per questa ricerca di colori che girando nel web
ho trovato queste bellissime immagini
ed anche molti dipinti
soprattutto del secolo passato
ed intendo non solo del 1900 ma anche del 1800
in cui questa attivita' era soggetto di molti pittori
ritraendo soprattutto ragazze molto giovani
in casa, in campagna o fuori dalla porta di casa
intente a lavorare con i 4 ferri le calze,
si' le calze perche' era soprattutto quello lo scopo
della lavorazione della lana
ci si doveva scaldare e le calze
non si trovavano come oggi al negozio
e tutte le nonne lo insegnavano alle nipotine

Vi lascio con alcuni di questi dipinti
ne ho trovati tanti....
la prossima volta altri










Un abbraccio